Musica

e logopedia

La musica fa parte del mio vissuto da quando ne ho memoria.

Credo fermamente nell’importanza della musica come risorsa educativa. Per me la formazione musicale non è solo un arricchimento personale, ma una vera e propria modificazione della persona.

Durante gli studi universitari ho capito che molte nozioni apprese nel corso degli studi musicali si potevano intersecare fruttuosamente con la logopedia ed il linguaggio. Ho iniziato a sondare questo legame con la mia tesi di Laurea, in cui ho indagato il funzionamento del cervello dei musicisti, e da quel momento ho cercato di approfondire sempre più queste connessioni.

Gli studi che indagano la neuromusic sono in aumento e illuminano il ruolo dello studio di uno strumento musicale sulle abilità percettive, linguistiche e motorie. Lo sviluppo del linguaggio, ad esempio, può essere notevolmente potenziato se viene associato alla musica e veicolato dalla voce cantata.

Associare un movimento e un suono a un ritmo prestabilito può favorire la produzione linguistica fin dalle prime fasi di sviluppo di un bambino. Le reti neuronali che si attivano nel momento in cui si ascolta o si pratica musica, sono le stesse che si attivano per i circuiti linguistici e motori. Esistono già alcune metodiche di trattamento logopedico che utilizzano la musica e io ho scelto di utilizzare molte nozioni dei miei studi musicali anche in fase di riabilitazione.

Ho fatto crescere la mia passione attraverso lo studio di strumenti musicali (saxofono, pianoforte e basso elettrico) e ho affinato le mie competenze frequentando il Conservatorio di Musica “L. Campiani” di Mantova, diplomandomi in Saxofono. Faccio parte di associazioni, gruppi bandistici e gruppi musicali di vario genere, tra cui l’Eccetera Saxophone, che ho coinvolto anche in alcuni progetti di logopedia.

Partecipo da anni a concerti e concorsi nazionali ed internazionali: la musica è uno strumento per entrare in relazione con le persone e tenere la mente aperta.

Chiudete gli occhi per vedere meglio e buon viaggio nel paese delle cose che non si vedono.

K. Stockhausen

Doremiao

Doremiao è nato dall’unione delle competenze di due logopediste e di un’illustratrice, in un “dialogo terapeutico”. Il nostro progetto si basa su studi scientifici: l’informazione verbale viene percepita in modo più efficace, se inserita e presentata all’interno di una melodia.

Risorse, esercizi e giochi

Giochi ritmico sonori: associare un movimento e un suono a un ritmo prestabilito può favorire la produzione linguistica fin dalle prime fasi di sviluppo di un bambino.

Elena Baboni (illustratrice), Laura Chittolina (logopedista e musicista), Federica Crovetti (logopedista): Creare materiali per la prima infanzia: quando note musicali, immagini e sillabe si incontrano